L'evento
Si è tenuto ieri 8 giugno 2023 presso il Best Western Globus Hotel l’evento formativo “La giornata dell’Internista – La prevenzione cardiovascolare globale”.
Ha aperto i lavori di direttore DAI Medicina Interna,Scienze Endocrino-metaboliche e Malattie Infettive – Prof. Claudio Mastroianni e il direttore dell’Unità Operativa Odontostomatologia Complessala – Pro.ssa Livia Ottolenghi
Breve sintesi del Congresso
Molto apprezzato il congresso dal titolo La prevenzione cardiovascolare globale tenutosi ieri a Roma.
Il ricco programma scientifico della “giornata dell’internista” ha focalizzato sul tema della prevenzione cardiovascolare con l’approccio olistico caratteristico della disciplina.
Le malattie cardiovascolari hanno origine in età giovanile ma richiedono anche decenni prima di manifestarsi clinicamente. Stili di vita scorretti e invecchiamento progressivo della popolazione danno luogo allo sviluppo di fattori di rischio intermedi come l’ipertensione arteriosa, l’iperglicemia, la dislipidemia e l’obesità che nel loro insieme potrebbero essere causa di malattie cronico-degenerative come la cardiopatia ischemica, l’ictus, il diabete, le malattie croniche respiratorie e anche dello sviluppo di neoplasie.
Lo specialista in medicina interna o meglio il Clinico Medico come ben sottolineato nella lettura l’internista a cavallo dei secoli affidata alla professoressa Valentina Gazzaniga è sicuramente la figura più idonea per realizzare la prevenzione cardiovascolare globale in quanto avvezzo alla gestione della complessità del malato cronico nei vari setting assistenziali.
Molto interessante la tavola rotonda che ha posto l’attenzione alla necessaria realizzazione di Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA) per la prevenzione cardiovascolare che valutino il paziente globalmente e non per singola malattia e/o fattore di rischio che siano il risultato di percorsi tra ospedale e territorio, realizzati nella pratica clinica proprio per promuovere un’assistenza di qualità, la sicurezza delle cure e l’uso appropriato di risorse anche attraverso l’utilizzo della telemedicina, che migliora l’esperienza del paziente e potenzia la rete dei servizi territoriali (metodologia “Telemedicina Subito”, messa a punto dall’ “Osservatorio sulla Telemedicina Operativa” dell’ALTEMS ). Ottimizzando gli interventi diagnostico– terapeutici e, nello stesso tempo, facendo fronte alle criticità peculiari delle malattie croniche, si riduce l’elevato tasso di accessi in Pronto Soccorso e di ospedalizzazioni per il riacutizzarsi di patologie croniche. Ogni medico deve ampliare le proprie conoscenze e focalizzare l’attenzione sull’appropriatezza terapeutica (fino alla de-prescrizione quando necessaria, o meglio riconciliazione terapeutica) nei pazienti con patologia di base non controllata, soprattutto se sottoposti a poli-terapia con il conseguente aumento nel rischio di interazioni, reazioni indesiderate e minore compliance da parte del paziente stesso. Si realizza cosi la whole-person medicine : medicina predittiva, preventiva, personalizzata , di precisione e partecipata.
L’esperienza di Continuità assistenziale Ospedale – Territorio per le malattie croniche non trasmissibili, metodologicamente ben diversa dai tanti PDTA realizzati sino ad ora, troppo spesso vincolati a singole patologie e governati da LG distanti dalla realtà dei medici e spesso anche dal Paziente si arricchisce nelle nuove progettualità degli specialisti in medicina di comunità e delle cure primarie come già previsto dal D.M.77.
In considerazione dell’interesse generale dell’argomento trattato, l’evento ha avuto il patrocinio dell’ AOU Policlinico Umberto I.
Responsabili Scientifici:
Dott.ssa Paola Andreozzi
Prof.ssa Stefania Basili
Dott. Giovanni Talerico
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