Un progetto per la costruzione del Policlinico romano ispirato “ai dettami della moderna ingegneria sanitaria” del tempo

Guido Baccelli (1832-1916), Clinico medico di Roma, Ministro dell’istruzione pubblica, ideatore del progetto di edificazione del Policlinico quale sede della Facoltà di Medicina dell’Università di Roma

Il concorso

L’Architetto Giulio Podesti prese parte al concorso bandito dal ministro della Pubblica Istruzione Guido Baccelli, risultando vincitore a pari merito con il milanese Giovanni Giachi, ottenendo l’affidamento del progetto che fu redatto in forma definitiva il 23 dicembre 1888 e fu presentato alla prima Esposizione italiana di architettura moderna tenutasi a Torino nel 1890.

Il progetto

Il progetto subì diverse elaborazioni e rielaborazioni che portarono allo spostamento, per motivi di assetto urbanistico del sito dove il nuovo ospedale sarebbe sorto, dal Colle Esquilino individuato in una prima fase, al sito di Castro Pretorio, area dove il Policlinico attualmente sorge.

Nella valutazione dell’attuale scelta pesarono certamente alcuni vantaggi:

• Salubrità del luogo, esterno rispetto al contesto urbano, dove più facile appariva lo smaltimento delle acque.

• Vicinanza al Campo del Verano, già cimitero della città, che permetteva un tempestivo trasporto dei corpi, ed un rapido svolgimento delle pratiche di sepoltura delle salme indispensabile al “controllo” delle malattie infettive.

Il cantiere

Il 19 gennaio 1888 alla presenza dei Reali del Regno d’Italia si pose la prima pietra della monumentale opera architettonica.

La costruzione della nuova struttura si sviluppò nel tempo in fasi successive:

• Nella prima fase, il progettista fu coadiuvato da un nutrito staff di architetti e tecnici, tra i quali spiccavano il nipote Edgardo Negri, suo allievo e collaboratore negli anni a seguire e Cesare Salvatori. Entrambi prestarono l’attività professionale nello studio ubicato in palazzo Doria Pamphilj, residenza dell’architetto sino ai primi anni del Novecento.

• Successivamente, il 20 dicembre 1896 l’Architetto Giulio Podesti fu rimosso dalla direzione dei lavori.

• Nel novembre del 1989, finalmente i lavori presero un ritmo regolare.

• Nel 1902 l’opera fu inaugurata con una solenne cerimonia al Campidoglio.

• Nel 1904-1905, l’Ospedale fu aperto agli infermi.

Dal discorso di inaugurazione

Stralcio del discorso tenuto da Guido Baccelli all’inaugurazione:

“Nel 1881, Ministro per la prima volta della Pubblica Istruzione, ebbi l’onore di convocare alla Minerva una numerosa Commissione di Clinici perché elaborassero, viribus unitis, il disegno di massima per l’esecuzione del quale si sarebbe aperto tra architetti un concorso. E qui giustizia vuole che io ricordi quali e quanti dottissimi uomini vi collaborarono. Di quelli che restano è breve il drappello; ma di quelli che vissero è più lunga la serie. Agli illustri Proff. Palasciano, Porro, Pellizzati, Bottini, Cantani, Mazzoni, Magni, in questo giorno solenne innalziamo dall’anima grata nel mesto ricordo un pensiero amoroso. Sopravvivono di quella Commissione i Professori De Renzi, Murri e Schroen che onorano i nostri atenei. Compiuto il disegno di massima, aperto tra gli architetti un concorso, questo fu vinto dal rinomato architetto Giulio Podesti, il quale mirabilmente eseguì la costruzione di tutte le clininche. Ma fu d’uopo giungere al 1884, per avere una Commissione Reale esecutiva della grande opera. Nominata questa dal Presidente del Consiglio di quel tempo, Agostino Depretis, venne a me concesso l’onore di presiederla.

Poi, rivolgendosi direttamente al Re, disse:
“….Era il 19 gennaio 1888, quando i Vostri Augusti Genitori, Umberto e Margherita, posero la prima pietra del grande Istituto e Voi, o Sire, eravate presente, a 19 anni della florida Vostra giovinezza.
Ebbi anche in quel giorno l’onore di parlare ai Sovrani: e ricordo la grande commozione della Regina, cui un tenero senso d’illuminata materna pietà, imperlando gli occhi, propiziava sul Vostro capo giovinetto e unigenito la provvidenza di Dio! I lavori intanto del Policlinico si succedevano non senza ostacoli di varia natura, quando, a dare impulso più alacre all’opera santa, nel 1894 venne il crisma solenne di un Congresso medico internazionale che si adunò nel Policlinico. Da ogni parte del mondo, in mezzo ad un esercito di novemila medici, fra stranieri e nazionali, giunsero qui i più grandi maestri, e sul labbro loro, pieno di ammirazione sincera, fiorirono parole di alta ammirazione all’Italia, e lieti essi annuirono all’invito nostro fraterno di considerare il grandioso Istituto come Salon de la Science, dove tutti, volendo, potessero trovare amica accoglienza e pienezza di mezzi, per dimostrare da Roma, al mondo, i novissimi metodi di ricerca e novissimi veri”.

Fonte: Il Policlinico Umberto I, Un secolo di storia. Edizione a cura di Carla Serarcangeli. MEDICINA NEI SECOLI, supplemento 2006. Casa Editrice Università La Sapienza

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