Il convegno

La sicurezza delle cure materno-infantili è una priorità strategica per il sistema sanitario. Il convegno “Safe care for every newborn and every child”, tenutosi presso l’AOU Policlinico Umberto I, ha riunito esperti e rappresentanti istituzionali per discutere sfide e soluzioni nella tutela della salute dei più piccoli.

Ha introdotto i lavori Maria D’Amico, Portavoce Direttore Generale AOU Policlinico Umberto I

La Rettrice Antonella Polimeni ha sottolineato che la sicurezza non può dipendere solo da norme e protocolli, ma nasce dal dialogo con genitori e pazienti, dalla chiarezza delle procedure e da comportamenti quotidiani condivisi. Ha ribadito il ruolo dell’università nel formare competenze cliniche e promuovere la prevenzione fin dalla gravidanza.

Per il Direttore Generale Fabrizio D’Alba, la sicurezza è un prerequisito dell’assistenza, non un’aggiunta. Serve metodo, organizzazione e volontà. Ha evidenziato la necessità di rafforzare la cultura della sicurezza, anche attraverso l’aumento delle segnalazioni, che indicano dove intervenire per migliorare.

La Direttrice Sanitaria Maria Augurusa ha richiamato tre pilastri fondamentali: fiducia, responsabilità e consapevolezza. Ogni professionista è responsabile del proprio ruolo e dei processi che gestisce.

Il Preside Domenico Alvaro ha ricordato che ascoltare il paziente è essenziale, e che dagli errori si deve imparare, non nascondere.

Paolo Villari ha concluso con il modello della “safety onion”: un sistema a livelli concentrici dove il paziente è al centro, circondato da professionisti, reparti e direzioni, tutti coinvolti in un processo di sicurezza che deve diventare parte dell’agire quotidiano.

La Direttrice Amministrativa Gioia Amadei ha annunciato un investimento concreto nell’area pediatrica, segno tangibile dell’impegno verso la sicurezza.

Il messaggio è chiaro: la sicurezza non è solo tecnica, ma cultura, relazione e responsabilità condivisa.

È stata la Lectio Magistralis “Intelligenza Artificiale e Sicurezza delle cure in ambito pediatrico” di Mauro Dragoni ad aprire i lavori di una giornata dedicata all’innovazione digitale in sanità.

Dragoni, Responsabile dell’Unità di Ricerca Intelligent Digital Agents presso il Centro Digital Health and Wellbeing della Fondazione Bruno Kessler (FBK), e Co-Chair del Gruppo di lavoro IAI per la Sanità di AIXIA, ha illustrato le potenzialità dell’intelligenza artificiale nel migliorare la qualità e la sicurezza delle cure pediatriche. Al centro dell’attenzione, il progetto MaIA – Maternal Artificial Intelligence Assistant, un assistente virtuale sviluppato da FBK in collaborazione con Kelyon s.r.l., nell’ambito dell’iniziativa europea “Test Before Invest” promossa dal nodo italiano della rete Digital Innovation Hub in ambito sanitario (SoE DIPS).MaIA nasce con l’obiettivo di offrire un supporto intelligente e personalizzato alle donne in gravidanza e nel periodo post-partum. Il progetto si inserisce nel piano strategico di TrentinoSalute4.0, e si basa sull’esperienza di TreC Mamma, l’applicazione già utilizzata da oltre 5.000 donne per monitorare la propria salute durante la gestazione. Se i risultati della sperimentazione saranno positivi, le funzionalità di MaIA potranno essere integrate direttamente nell’app TreC Mamma, ampliandone le capacità e offrendo un servizio ancora più completo e interattivo.

Moderato da Giuseppe Sabatelli (Coordinatore CRRC Lazio) e Alberto Spalice (Direttore DAI Materno Infantile e Scienze UroGinecologiche), l’incontro ha messo al centro il concetto di “cura sicura” come diritto universale, con un focus su prevenzione, formazione e innovazione.

Focus Tematici

Nel suo intervento, Anna Santa Guzzo ha evidenziato l’urgenza di affrontare il rischio sanitario in pediatria, proponendo strategie operative e promuovendo una cultura della sicurezza fondata sulla segnalazione proattiva. Il rischio clinico, ha ricordato, non riguarda solo le infezioni, ma anche la qualità e la precisione delle cure, soprattutto per i pazienti più fragili.

L’OMS ha avviato un piano d’azione globale per la sicurezza delle cure, coinvolgendo tutti gli attori del sistema sanitario. Nel 2025, la Giornata Mondiale della Sicurezza sarà dedicata alla pediatria, un segnale forte per un ambito spesso trascurato.

I dati sono preoccupanti: fino al 35% dei bambini ospedalizzati subisce eventi avversi, metà dei quali evitabili. I neonati, in particolare, sono esposti a gravi rischi, soprattutto in terapia intensiva, dove gli errori farmacologici possono avere esiti fatali.

La sicurezza dei farmaci è una delle sfide globali più urgenti. Errori di dosaggio dimostrano quanto sia cruciale agire con precisione. Garantire cure sicure ai bambini è una responsabilità condivisa: ogni gesto conta, ogni professionista è coinvolto.

Donatella Valente ha sottolineato quanto la sicurezza delle cure debba essere parte integrante della formazione sanitaria, non come tema marginale, ma come competenza trasversale ed etica. In pediatria, questa esigenza è ancora più urgente: i bambini, in fase di sviluppo, sono estremamente vulnerabili, e anche piccoli errori possono avere conseguenze nel tempo. La comunicazione, spesso mediata da genitori o caregiver, aggiunge complessità alla prevenzione.

Nonostante la sua rilevanza, la sicurezza non è ancora riconosciuta come disciplina autonoma nei corsi di laurea, ma viene trattata in modo frammentario. Nei master e nella formazione continua, invece, il tema è affrontato con maggiore struttura, grazie a moduli specifici e iniziative di enti come ISS e UCR.

Valente evidenzia che la gestione del rischio clinico, l’uso delle evidenze scientifiche e le competenze comunicative devono essere insegnate fin dai primi anni. Tutti i corsi, indipendentemente dalla specializzazione, devono includere competenze pediatriche e promuovere una cultura della sicurezza anche in ambiti tecnici e ambientali.

L’OMS ha già sviluppato moduli dedicati, ma le linee guida restano frammentarie. Serve una collaborazione interprofessionale più forte e una visione condivisa. Oggi, con l’inserimento di insegnamenti trasversali come “Promozione della sicurezza”, è il momento giusto per fare un salto di qualità

Durante il convegno, sono emersi contributi preziosi che hanno messo al centro la sicurezza delle cure pediatriche come valore etico e sociale.

Paola Pecilli ha sottolineato il ruolo strategico dell’ostetrica nel promuovere l’allattamento, definendolo un vero investimento in salute pubblica.

Gianluca Terrin ha evidenziato l’importanza della ricerca clinica per prevenire le infezioni neonatali, puntando su diagnosi precoci e terapie mirate.

Giuseppe Cimino ha raccontato l’impatto rivoluzionario dei modulatori CFTR nella cura della fibrosi cistica.

 

Loredana Amoroso ha condiviso le sfide quotidiane dell’onco-ematologia pediatrica, tra protocolli avanzati e attenzione psicologica.

 

Arianna Terrinoni ha proposto un modello di cura “allargata” che coinvolge famiglia, scuola e territorio

Paola Andreozzi ha affrontato il delicato tema del transitional care, sottolineando la necessità di percorsi personalizzati per i giovani con malattie croniche.

Infine, Sandra Frateiacci ha portato la voce delle associazioni pazienti, ribadendo l’importanza della multiprofessionalità e della rete assistenziale.

Il messaggio finale è chiaro: investire in formazione, ricerca e collaborazione tra professionisti è fondamentale per costruire un sistema di cure più sicuro e umano, capace di proteggere ogni bambino lungo tutto il suo percorso di vita.

I momenti salienti

 

La Tavola Rotonda: “Dal primo battito alla maturità: la salute come scelta consapevole”

Un viaggio attraverso le tappe fondamentali della vita, dalla nascita all’età adulta, per riflettere sul valore della salute come atto di responsabilità individuale e collettiva. Questo il cuore della tavola rotonda “Dal primo battito alla maturità: la salute come scelta consapevole”, un incontro che ha riunito voci autorevoli del mondo medico e della comunicazione.

A moderare il dibattito è stato Gerardo D’Amico, Caporedattore Sanità e Salute di RaiNews24, che ha guidato con competenza e sensibilità il confronto tra esperti provenienti da diverse aree pediatriche e neonatali del Policlinico Umberto I.

Tra gli interventi, quello di Francesco Pisani, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria Infantile, ha offerto uno sguardo profondo sul benessere mentale dei più piccoli, sottolineando l’importanza di un approccio integrato fin dai primi anni di vita.

Fabio Midulla, Responsabile dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale del Pronto Soccorso Pediatrico, ha portato l’esperienza diretta dell’urgenza e dell’emergenza, raccontando come la tempestività e la preparazione siano cruciali per salvaguardare la salute dei bambini.

A completare il quadro, Gianluca Terrin, Direttore dell’UOC di Neonatologia, Patologia e Terapia Intensiva Neonatale, ha illustrato le sfide e le conquiste della medicina neonatale, dove ogni battito conta e ogni scelta può fare la differenza.

Infine, Manuela Astrologo, Responsabile della Comunicazione, dell’URP e dell’Ufficio Stampa del Policlinico, ha evidenziato il ruolo strategico della comunicazione sanitaria, fondamentale per costruire consapevolezza e fiducia tra cittadini e istituzioni.

Un incontro ricco di spunti, che ha messo al centro la salute come percorso consapevole, da coltivare giorno dopo giorno, a partire dai primi istanti di vita.

Intervista. Staff Procreazione Medicalmente Assistita

Premiazione delle migliori proposte aziendali per il “Bando delle idee”

 

A fine evento si è tenuta la premiazione delle migliori proposte aziendali per il “Bando delle idee” per la Giornata Mondiale dell’Igiene delle Mani.

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