Task force
Grazie al lavoro di una task force multidisciplinare è stato pubblicato il documento per le “Raccomandazioni per una strategia efficace contro la resistenza antimicrobica. Dalla prevenzione vaccinale allo sviluppo e utilizzo dei nuovi antibiotici”. Il documento è stato sottoscritto da 1numerose organizzazioni, tra cui Fimming, Siti, Gisa, Sita e Fofi. La costituzione della task force è stata fortemente voluta da Farmindustria, che ritiene che, nonostante nel 2025 saranno trascorsi dieci anni dall’adozione del “Global action plan dell’Oms contro la resistenza antimicrobica”, è ancora necessario avviare azioni concrete ed efficaci per debellare questo fenomeno.
I tre punti chiave del documento
Dal lavoro della task force è nato un documento strutturato in tre capitoli, che riguardano: il ruolo della prevenzione vaccinale come strumento di contrasto alla resistenza antimicrobica; il valore, l’accesso e l’innovazione dei nuovi antibiotici contro le resistenze batteriche; l’appropriatezza d’uso degli antibiotici.
In relazione al primo capitolo: completare velocemente l’Anagrafe nazionale vaccini e renderla accessibile su tutto il territorio nazionale; inserire tutte le vaccinazioni all’interno dei Percorsi diagnostici terapeutici assistenziali (Pdta) in maniera uniforme a livello nazionale; favorire la formazione degli operatori sanitari sul tema, con particolare riferimento ai meccanismi attraverso i quali i vaccini sono in grado di combattere la diffusione dell’antibiotico-resistenza, e promuovere la comunicazione ai cittadini per creare una cultura delle vaccinazioni;
Riguardo al secondo tema affrontato, il documento raccomanda di: adattare le attuali metodologie per la determinazione del valore degli antibiotici alle caratteristiche di questi farmaci; utilizzare indicatori specifici capaci di misurare efficacemente il grado di innovatività dei nuovi antibiotici, adattando, se necessario, gli attuali elementi di valutazione a supporto della richiesta di innovatività; identificare modalità di rimborso2 che garantiscano agli sviluppatori di nuovi antibiotici attivi per le resistenze batteriche un ritorno economico tale da aumentare e mantenere nel tempo gli investimenti in ricerca e sviluppo in quest’area.
In relazione all’appropriatezza d’uso degli antibiotici, si propone di: utilizzare le risorse previste per la Missione “Salute” del Pnrr, per colmare le carenze strutturali, tecnologiche e organizzative che fino a oggi hanno rappresentato delle barriere per la completa attuazione delle azioni contenute nel Pncar; garantire che i fondi previsti dal Pnrr in merito all’avvio di un piano straordinario di formazione sulle infezioni correlate all’assistenza a tutto il personale sanitario e non sanitario degli ospedali e delle cure primarie, siano indirizzati verso programmi specifici sulla stewardship antimicrobica e sul controllo delle infezioni; garantire la presenza di un team multidisciplinare all’interno delle strutture sanitarie con la responsabilità di definire i programmi di stewardship e la loro applicazione; garantire un accesso tempestivo ai nuovi antibiotici in situazioni di urgenza ed emergenza estendendo la prescrivibilità di questi farmaci “salvavita” ad altri specialisti, con competenze specifiche sull’uso degli antibiotici.
(Fonte: www.doctor33.it)