Test anti HIV, uno studio per ridurne la diffusione

Il dipartimento di Sanità pubblica e il pronto soccorso del Policlinico Umberto I collaboreranno su un progetto sull’HIV

Test anti-HIV

I medici del dipartimento di Sanità pubblica e Malattie Infettive e il pronto soccorso del Policlinico Umberto I con l’Università Sapienza di Roma collaboreranno su un progetto sull’HIV. Uno studio pilota per creare i presupposti professionali per implementare il numero di proposte attive del test anti-HIV e il numero di diagnosi precoci dell’infezione. Nel corso degli ultimi anni le modalità di diffusione dell’HIV hanno subito diversi cambiamenti e l’infezione è diventata sessualmente trasmessa. La diagnosi tardiva continua a rappresentare il metodo principale con cui identificare i nuovi casi di infezione. Le strategie indirizzate a diagnosi più precoce, se ben attuate, potrebbero da una parte determinare la riduzione delle diagnosi tardive, dall’altra ridurre il numero di nuove infezioni.

Gli obiettivi dello studio

L’obiettivo primario della studio tra i reparti di Malattie Infettive e il Policlinico Umberto I è prima di tutto quello di diffondere buona informazione fra i medici del pronto soccorso che sono meno coinvolti nella gestione dei pazienti affetti da HIV per rassicurare il personale sanitario sull’assenza di rischio di contagio quando la viremia plasmatica è inferiore ai valori soglia. Altro obiettivo, come già detto in precedenza, è di aumentare il numero di diagnosi precoci per ridurre la diffusione della malattia.

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