Salvamamme Crescibene

Best practices: firmato il patto con l’Associazione Salvamamme

Mano nella mano sulla strada della casa dei sogni possibili

“Salvamamme Crescibene”, un progetto realizzato con il contributo del Dipartimento per le politiche della famiglia e che ha visto coinvolto il Policlinico Umberto I che, firma il protocollo per un patto a sostegno dei bambini fragili e delle loro famiglie con l’Associazione Salvamamme.

Quando una famiglia entra in ospedale, dovrebbe sentirsi come fosse a casa propria, a tale scopo, subentrano le Associazioni, partner conosciuti che hanno un compito fondamentale, dare continuità non solo alle cure e alla prevenzione, ma essere al fianco nel passaggio da un ambiente famigliare all’ospedale che accoglie il bambino e le loro famiglie.  Nel Salone della Direzione Generale,  a presentare quello che diventerà una speciale collaborazione, la Presidente Maria Grazia Passeri della Associazione SALVAMAMME, insieme ai suoi collaboratori e operatori,  al fianco del Direttore generale del Policlinico Umberto I Fabrizio d’Alba.

La Presidente Maria Grazia Passeri indica l’ospedale come luogo dove è possibile intercettare le difficoltà, i drammi delle famiglie,  dove le madri che si sentono accolte, possono parlare liberamente dei propri disagi – abiti, cibo e generi di prima necessità e non ultime le cure, hanno un unico nome “dignità”.

Salvamamme, risponde con le iniziative a queste drammatiche realtà, soprattutto a seguito della pandemia Covid-19 che ha acuito le difficoltà, le fragilità, riducendo notevolmente la possibilità di accedere alle cure, costringendo le famiglie a sforzi che senza il sostegno dell’Associazione non avrebbero potuto affrontare.

Le iniziative sono finanziate e ad oggi contiamo circa 400 bambini, le uscite sono tutte registrate, non c’è niente di astratto, si parla e si costruiscono solo fatti, afferma la Presidente Passeri.

Il Dossier, documento che raccoglie i numeri, è il frutto di un lavoro durato 18 mesi al fianco delle famiglie dei bambini fragili ci spiega la  dott.ssa Gabriella Salvatore , criminologa e operatrice Salvamamma, ed è grazie alla best practices che è stato possibile durante la pandemia  non lasciare un vuoto nelle case di queste famiglie.

Tante le testimonianze di un vissuto duro da affrontare, ed in particolare la sig.ra Nunzia presente alla giornata, ha voluto portare un messaggio a tutte le mamme – la forza che si attinge quando c’è la possibilità di avere un gruppo è fondamentale per non arrendersi –

Il rapporto con le Associazioni che il Direttore generale Fabrizio d’Alba vuole implementare è un rapporto, come ha già fatto nel passato, costruito sul fare, aperto anche a chi vorrà partecipare – “L’assenza delle Istituzioni, delle Associazioni aumenta la distanza. E’ necessario sentire la responsabilità, altrimenti la distanza tra le persone, tra chi ce la fa e chi non ce la fa, aumenta. Con orgoglio e determinazione dobbiamo dimostrare di esserci più di prima. Impegniamoci ad aiutare anche i genitori di questi bambini speciali perché troppo spesso, sono tutori e poco mamma e papà e vanno aiutati a ritrovare il loro ruolo, forse è il caso di passare da concetti spersonalizzati a concetti personalizzati” –

“Il Covid ci ha dimostrato che le partite si possono vincere con la logica, programmata e di sistema, una logica costruttiva che ci accompagni all’uscita da questo periodo difficilissimo. Dalle piccole cose, si può diventare una grande azienda. Impegniamoci a diventare speciali anche noi.” Conclude il Direttore Generale.

Per approfondimenti, il seguente link:

https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/21_ottobre_22/salvamamme-covid-allarmante-fotografia-sociale-famiglie-vulnerabili-43percento-senza-cibo-5525250e-3331-11ec-a09a-b9f5a5e6bd67.shtml

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