Prospettive future del post-pandemia

Verso sviluppi positivi

Negli ultimi mesi si sta registrando un calo dell’incidenza, infatti, si conta un numero minore di ospedalizzazioni per merito della campagna vaccinale in corso. Tuttavia, il virus continua a circolare, motivo per cui le categorie più a rischio – non vaccinati, immunodepressi, malati oncologici – devono prestare ancore grande attenzione.

La dimensione globale

Ci sono Paesi in cui il tasso di vaccinazione è inferiore rispetto a quello del nostro, come l’Ucraina, in cui il tasso vaccinale di altre malattie è poco significativo. Chiaramente, di fronte a una pandemia globale, che ha coinvolto ciascun cittadino del mondo, è necessario ragionare in un’ottica di solidarietà, richiedendo uno sforzo da parte di tutti.

Novità farmacologiche

Le novità scientifiche riguardano:

  • L’uso della terapia antibiotica
  • L’introduzione di strategie non antibiotiche (come nel caso dell’HIV che ha permesso di interfacciarsi allo studio di altre malattie tra cui il Covid)
  • La rapida messa a punto del vaccino: era quasi impensabile realizzare il vaccino per una malattia a tratti sconosciuta, come il Covid-19, in così pochi mesi

Pandemia sommersa o silente

Il tema va affrontato sottolineando l’importanza di un’educazione sanitaria, sia a livello territoriale, che a livello di strutture ospedaliere. Tra i “precetti” dell’infection control vi sono misure che comprendono, ad esempio il lavaggio ricorrente delle mani.

 

Per superare la possibilità di pandemia sommersa o silente occorre che tutti, cittadini e operatori sanitari, si impegnino. L’attività dell’infettivologo necessita della cooperazione e del sostegno di altri professionisti sanitari.

Modellamento del PNRR e gestione delle risorse

Grazie alla pandemia si è verificato un cambio generazionale, dunque, un ammodernamento delle risorse e l’accelerazione del loro reclutamento.

 

Inoltre, le prospettive future riguardano:

  • la digitalizzazione: cogliere l’occasione fornita dal PNRR per informatizzare le strutture e per creare delle reti in cui tutti gli ospedali italiani possano parlare e confrontarsi tra loro
  • il territorio: rinforzare la medicina territoriale 
  • gli investimenti in ricerca: il PNRR concede ingenti contributi agli enti di ricerca, che comprendono anche l’Università

fonte: Sanità33, “Le sfide sanitarie della prossima stagione endemica”. Intervento del Prof. Claudio Maria Mastroianni, Presidente Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT)  – Direttore del Dipartimento di Medicina Interna, Scienze Endocrino-metaboliche e Malattie Infettive

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