Un nuovo modo di fare diagnosi
In costante aumento, si calcola che il 25% degli italiani ne abbia sofferto almeno una volta nella vita. Sono le malattie della pelle, sempre più frequenti, che colpiscono indiscriminatamente uomini e donne a qualsiasi età. Allo stesso tempo aumenta la necessità di migliorare la conoscenza e la consapevolezza su malattie molto diffuse. La diagnosi in dermatologia è particolarmente ardua, la cute, infatti, risponde alle varie aggressioni patogene con uno spettro limitato di manifestazioni cliniche, fenomeni comuni a diverse malattie cutanee che rendono complessa la diagnosi dermatologica.
Disporre della migliore libreria di immagini dermatologiche al mondo è un considerevole aiuto per l’apprendimento della disciplina e per diagnosi più accurate e tempestive grazie alla condivisione di un enorme quantità di immagini. Il Collegio dei professori universitari di dermatologia, in partnership con Naos Italia, hanno annunciano la disponibilità per i dermatologi del progetto Visual Dx “Decision Support System”. Con oltre 45.000 immagini è uno strumento concepito per amplificare le capacità di ragionamento clinico, contribuisce ad un miglioramento delle diagnosi differenziali, e migliora i risultati per i pazienti e l’efficienza dei centri che Naos ora introduce mettendo a disposizione delle cliniche dermatologiche universitarie italiane Visual Dx “Decision Support System.
Le parole di Giovanni Pellacani, direttore della UOC di Dermatologica del Policlinico Umberto I
In merito si è espresso anche Giovanni Pellacani, professore ordinario di Dermatologia all’Università La Sapienza di Roma e direttore della Unità Operativa Complessa di dermatologia del Policlinico Umberto I: “La possibilità di disporre di un sistema di supporto alla diagnosi e contemporaneamente di studio e di approfondimento delle patologie cutanee comune a tutte le Scuole permetterà una formazione migliore e più efficace, addestrando gli specializzandi alla diagnostica differenziale ed all’approccio clinico corretto. La nostra disciplina è sempre stata all’avanguardia della evoluzione tecnologica, sia diagnostica che terapeutica, ed ora lo è anche dal punto di vista della formazione con l’introduzione sistematica di nuovi sistemi digitali di educazione”.
Fonte: Adnkronos