L’orzaiolo: approfondimento tematico

L’esperto illustra sintomi, cause, complicanze e consigli legati all’infezione

Per saperne di più è stato intervistato il Direttore dell'Unità Operativa Complessa di Oftalmologia del Policlinico

Al Professor Spadea per prima cosa è stato chiesto:"che cos'è di preciso l'orzaiolo?"

L’orzaiolo è un’infiammazione legata all’infezione proveniente da un batterio, lo stafilococco. Questo batterio interessa le ghiandole che si trovano sulle palpebre. Quest’ultime si compongono di una serie di ghiandole: nella parte più esterna si trovano le ghiandole di Zeis e di Moll; nella parte interna si trovano quelle che portano il nome di ghiandole del Meibomio. Nel caso di una infiammazione che riguarda la prima tipologia di ghiandole saremo in presenza di un orzaiolo esterno, diversamente, parleremo di un orzaiolo interno.

Queste ghiandole sono importanti per far sì che si produca, sempre e costantemente, sulla superficie dell’occhio, uno strato di lacrime. Quando queste ghiandole entrano in contatto con lo stafilococco si dà luogo all’infiammazione, ovvero all’orzaiolo, che non è altro che un semplice foruncolo. L’infezione dura all’incirca dai tre ai quattro giorni.

Quali sono i sintomi di un orzaiolo?

Il paziente che viene infettato dallo stafilococco avrà la palpebra visibilmente gonfia e accuserà fastidi quali dolore, bruciore, lacrimazione e sensazione di corpo estraneo. Nei bambini più piccoli questi sintomi si possono anche associare a uno stato febbrile, proprio perché sono soggetti più sensibili a quest’infezione.

Chi è più soggetto?

Quest’infezione,  che è legata a una scarsa igiene oculare, colpisce donne e uomini in egual misura. Tuttavia, le donne saranno più predisposte, in quanto utilizzano spesso il make up, mentre gli uomini potrebbero esserlo in quanto igienizzano meno spesso le mani.

L’orzaiolo è  contagioso solamente nella misura in cui il soggetto tocca il proprio occhio e trasferisce l’infezione a quello  di un’altra persona.

Complicanze legate all’orzaiolo?

Lo specialista, una volta diagnosticato mirerà a far crescere e rompere il foruncolo, per svuotarlo e drenarlo dal pus che contiene, procedendo così verso la guarigione. Diversamente, toccandolo ripetutamente e spremendolo, il pus potrebbe invadere anche i tessuti adiacenti arrivando alla guancia.

Spesso confondiamo un orzaiolo con un calazio, qual è la differenza?

Le ghiandole coinvolte sono le stesse, perché sia l’orzaiolo che il calazio riguardano problemi legati alle ghiandole del Meibomio. Queste ultime sono circa settanta, tra la palpebra superiore e quella inferiore. Ciascuna delle settanta ghiandole potenzialmente potrebbe dar luogo a un calazio. La differenza tra orzaiolo e calazio sta nel fatto che nel primo l’infezione è acuta mentre nel secondo è cronica e indolore.

Infatti, il calazio è un piccolo ascesso granulomatoso relativo alle ghiandole del Meibomio che servono a produrre il Meibo, la componente più esterna del film lacrimale. Nel calazio non c’è un’eziologia batterica e in genere si cura con il cortisone, invece l’orzaiolo ha eziologia batterica, quindi, lo si cura con gli antibiotici.

Quali sono i suoi consigli in merito all’argomento?

Nel caso della rilevazione di una problematica simile, il mio consiglio è di eseguire degli impacchi caldi umidi. Raccomanderei di utilizzare acqua calda del rubinetto, di inzupparvi dei dischetti di cotone e di apporli, dopo averli accuratamente strizzati, sugli occhi per almeno dieci minuti, favorendo così la maturazione del foruncolo.

Inoltre, bisogna far attenzione al contatto con gli occhi, in particolare per chi porta le lenti a contatto: usare delle lenti a contatto non ben disinfettate, non ben pulite è uno dei fattori che può portare a questo tipo di infezioni. Vi ricordo che le lenti a contatto sono un ottimo presidio per correggere i difetti di vista ma vanno usate con grande attenzione e pulizia, soprattutto per il giusto tempo: non più di 5 o 6 ore al giorno, dunque non da mattina a sera, altrimenti si rischiano problemi gravi.

Ogni anno siamo costretti ad eseguire dei trapianti di cornia legati alle complicanze dell’uso non corretto delle lenti a contatto. In questi anni abbiamo eseguito una quantità ingente di operazioni simili. La maggior parte di esse sono state effettuate su ragazze giovanissime per via del non corretto uso delle lenti a contatto. Raccomando massima igiene delle mani.

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