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L’eccellenza della Chirurgia Maxillo-Facciale dell’Umberto I di Roma

Il trattamento clinico nell’articolazione temporomandibolare: il caso clinico di asimmetria facciale di A.I.

Il Caso clinico

La chirurgia maxillo-facciale del Policlinico Umberto I di Roma, diretta dal prof. Piero Cascone, è un Centro d’Eccellenza nelle problematiche più complesse per le articolazione temporomandibolare (ATM) di qualunque natura e, inoltre, è parte della Rete Nazionale per il trattamento delle malformazioni cranio-facciali congenite, realizzata dalla Fondazione Operation Smile Italia.

Caso clinico di asimmetria facciale

Nel 2019 è giunto all’osservazione dei sanitari dell’Umberto I il caso clinico di un ragazzo molto giovane di 19 anni, A.I. di Isernia, con una diagnosi di asimmetria facciale post traumatica, dovuta ad un grave incidente stradale, nel quale aveva riportato  fratture multiple (lesione bilaterale della mandibola, frattura dei condili mandibolari, trauma a carico della sinfisi mentoniera) che gli avevano compromesso la funzionalità dell’articolazione temporomandibolare (ATM). Dopo un primo intervento chirurgico, effettuato nell’ospedale più vicino al luogo dell’incidente, A.I., purtroppo, non ha recuperato la funzionalità della mandibola e anzi, più passava il tempo e più la situazione peggiorava, al punto da manifestare sempre maggiori difficoltà nei comuni movimenti di apertura e chiusura della bocca, che si accompagnavano a forti dolori  irradiati  alla testa e alle spalle.

A.I. ci ha raccontato che era proprio l’impossibilità all’apertura della bocca che gli impediva addirittura di mettere un craker fra i denti. “Non riuscivo proprio meccanicamente a mettere del cibo in bocca. Per esempio, se avevo un panino, ovviamente piccolo e morbido, dovevo prima schiacciarlo ben bene fra le mani e poi potevo provare a mangiarlo ma con tanta, fatica e pazienza. La mia capacità di apertura della bocca arrivava al massimo a 2 cm circa, quindi fortemente limitata, tant’è che il Prof. Cascone, prima dell’intervento, mi ha fatto fare delle sedute di fisioterapia per circa tre mesi.”

Dopo la fase di pianificazione dell’iter diagnostico-terapeutico e riabilitativo, con l’ausilio di strumenti di alta tecnologia, compresa la simulazione della ricostruzione mandibolare e la stampa in 3D, e un periodo di attesa causa Covid-19, finalmente ad ottobre 2020 A.I. è stato operato per il riposizionamento nella sede naturale della mandibola e l’applicazione di una protesi speciale.

“Il rendering virtuale 3D è diventato uno strumento fondamentale per un’accurata diagnosi e una precisa pianificazione del trattamento, perché fornisce maggiori dettagli e permette al chirurgo di osservare strutture anatomiche da differenti angolazioni. Il modello stampato in 3D permette invece di simulare l’intervento chirurgico sul condilo. Rispetto alla simulazione di pianificazione 3D virtuale, la simulazione chirurgica su un modello calco in 3D dà ai chirurghi una migliore ed immediata consapevolezza dei movimenti mandibolari sia trasversali che sagittali”. Puntiamo ad un approccio sempre più su misura e personalizzato per la cura sia delle patologie parodontali che maxillo facciali.” – ha sottolineato il Prof. Cascone.

Oggi A.I., 22 anni, bassista nel gruppo Parking Attendantse che ha registrato un album dal titolo ‘Fareland’, è grato al Prof. Cascone e a tutta l’èquipe chirurgica maxillo-facciale dell’Umberto I di Roma, per avergli ridato il sorriso perchè già immediatamente dopo l’intervento aveva capito che l’incubo era finalmente finito!

“Anche il giorno stesso dell’intervento, dopo essere uscito dalla sala operatoria, già sentivo il cambiamento perché, di nascosto dal professore, ho provato a fare un’apertura di bocca e mi sono commosso perché erano circa 5 anni che non riuscivo ad aprire la bocca! I tempi di recupero sono stati molto veloci, infatti sono stato operato di martedì e la domenica sono stato dimesso perché stavo bene fondamentalmente. Inoltre a fine ottobre ho partecipato al “Tomorrow Jazz Veneto” e abbiamo vinto il “Contest Jazz”.

Complimenti ad A.I e alla sua Band e gli auguriamo di ritrovare, quanto prima, anche la voglia di cantare, come faceva prima benissimo!

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