“I primi 20 anni” della Cardiologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Umberto I.

Hanno partecipato alla giornata la Magnifica Rettrice della Sapienza Università di Roma, Antonella Polimeni, l’Assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato, il Direttore Generale AOU Policlinico Umberto I, Fabrizio d’Alba e il direttore UOC Malattie dell’Apparato Cardiovascolare, Francesco Fedele.

I primi 20 anni della cardiologia all'VIII Padiglione

La tempestività, elemento fondamentale che ha portato il Lazio ad essere un modello non solo italiano

A dare il benvenuto per questa ricorrenza, il Prof. Francesco Fedele, direttore UOC Malattie dell’Apparato Cardiovascolare del Policlinico Umberto I. “Mi sembra che la parola che vada più di moda sia accelerare, accelerare, accelerare, ma la storia della Cardiologia parte nel 2001 ed è importante ripercorrerla, attraverso queste slide.  L’attività assistenziale, di didattica e ricerca ci ha consentito, grazie anche alle caratteristiche della struttura a padiglioni, di fronteggiare e dedicare un’area dedicata all’emergenza Covid cardiologica” ha così introdotto ai lavori, il Prof. Fedele.

“Un’eccellenza che è stata e continuerà ad essere un luogo vitale, anche in un contesto difficile quale è il Policlinico Umberto I. Un’eccellenza dove la volontà, le aspirazioni, l’impegno di alcuni, sono stati la dimostrazione che è stato possibile andare avanti, con una velocità diversa e maggiore,  rispetto a quella che è la “macchina Policlinico” nel suo complesso. Questa è la nostra sfida”, a dichiararlo il Direttore Generale dott. Fabrizio d’Alba, “dove non si vince da soli e soltanto tutti insieme è possibile costruire il cambiamento al passo coi tempi”.

“Sono sicura – dice la Rettrice Prof.ssa Antonella Polimeni – che l’Assessore D’Amato, che ci è stato sempre molto vicino, ci aiuterà in questo momento di ripartenza, nel quale il Policlinico ha bisogno di sostegno, non solo perché ha sempre risposto ed è sempre stato in prima linea, ma anche perché è luogo dove si forma il 10% del personale medico e delle professioni sanitarie del nostro Paese. Ringrazio il Prof. Fedele per questo invito in cui non si racconta cosa si è fatto ma, dove si vuole andare! Con il Direttore Generale abbiamo condiviso un progetto comune e ambizioso nel quale i professionisti del futuro si inseriranno in un contesto organizzativo assistenziale al passo con i tempi”.

“Nulla rimarrà come prima! – ha sottolineato il dott. Alessio D’Amato Assessore alla Sanità –  Abbiamo affrontato questa crisi sanitaria che non ha precedenti, che ha messo in luce sicuramente delle difficoltà ma, anche tante opportunità  legate al fattore tempo. Dobbiamo, in un lasso di tempo che è breve, adoperarci perché i segnali di cambiamento sono molto importanti. Il Covid-19 ci ha insegnato che la tempestività è stata fondamentale: tempestività nel  tramutare i posti letto, tempestività nel creare percorsi dedicati, tempestività nell’assistenza, nei vaccini, nei tamponi. Oggi il Lazio è visto come un modello nazionale ed europeo da imitare. L’impegno da parte della Regione sarà fatto di regole semplici, tra tutte quella legata al tema del personale che deve essere assunto a tempo indeterminato, anche quello assunto per l’emergenza Covid-19.

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Comunicato Stampa Regione Lazio
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