“Gli incontri di Palazzo Baleani. La salute declinata al femminile”

Il punto su malattie dermatologiche e reumatologiche

Malattie dermatologiche e reumatologiche hanno molteplici punti di incontro, soprattutto le malattie infiammatorie croniche. Nell’ambito del progetto “Gli incontri di Palazzo Baleani. La salute declinata al femminile” promosso dalla Sapienza Università di Roma e dall’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Umberto I, la giornata di sabato 2 marzo 2024 ha visto gli specialisti dermatologi e reumatologi confrontarsi con le Associazioni dei pazienti che hanno preso parte all’evento.

 

Sono state affrontate le patologie dermatologiche più frequenti, quali acne, cheratosi attiniche, e tumori della pelle (epiteliomi, melanomi), ma anche patologie infiammatorie quali la psoriasi e il lichen planus. Nell’approccio alla donna con patologie cutanee, il medico specialista in dermatologia, oltre a saper diagnosticare, trattare e monitorare la malattia, riconosce la necessità di ricorrere all’aiuto di altri specialisti, tra cui il reumatologo. Alcune patologie reumatologiche, infatti, colpiscono anche la cute. Tra queste l’artrite psoriasica, la sclerodermia e il lupus eritematoso sistemico, che prediligono il sesso femminile. L’approccio multidisciplinare, dunque, è di fondamentale importanza.

L’iniziativa ha l’obiettivo prioritario di promuovere la prevenzione, la diagnosi precoce e l’accesso ai percorsi diagnostico-terapeutici, ma anche di informare correttamente le persone affette da malattie dermatologiche e reumatologiche per una gestione consapevole.

Nella giornata di sabato 2 marzo, gli esperti sono stati lieti di rispondere alle domande delle persone che hanno partecipato all’incontro e fornito informazioni sulla diagnostica non invasiva delle malattie dermatologiche e reumatologiche, sui principi della moderna terapia delle malattie infiammatorie e neoplastiche e sulla differenza di genere nell’espressione clinica delle patologie oggetto della giornata.

Video-introduzione della Professoressa Manuela Di Franco

Focus su malattie dermatologiche

Professor Giovanni Pellacani, Direttore UOC Dermatologia per condividere esperienze e conoscenze

Video intervista

 

Professoressa Carmen Cantisani, specialista in dermatologia presso la UOC Dermatologia dell’AOU Policlinico Umberto I

ha spiegato “…la cute è l’involucro che ricopre il nostro organismo e lo protegge, e grazie alle molteplici differenziazioni, funge non solo da organo di protezione, “di confine”, ma comunica anche col mondo esterno, assumendo un alto valore simbolico”.L’importanza della pelle si denota anche dalla priorità nel percorso di sviluppo embriogenetico: è infatti il primo organo sensoriale a formarsi. Fin dall’antichità, le alterazioni della pelle assumevano grande rilievo interpretativo, dal momento che non si possedevano strumenti per indagare gli organi interni. “…il suo deterioramento era, ed è ancora oggi, uno strumento di diagnosi anche di patologie internistiche e delle condizioni generali dell’individuo. Si può assumere, che la cute sia uno specchio fedele della dinamica viscerale del nostro corpo: da qui nasce la metafora di cute organo spia“, ha continuato Cantisani.

I nostri specialisti hanno spiegato alla platea che le problematiche dermatologiche possono essere di varia natura: infiammatorie, infettive, proliferative, dis-embrioplastiche, o altro. Alcune sono geneticamente determinate, mentre altre sporadiche e possono variare a seconda del distretto corporeo interessato. Questo rende la dermatologia una scienza tanto complessa quanto affascinante. Ciò spiega l’attenzione e la perizia con le quali deve essere condotta la visita dermatologica, basata su due momenti fondamentali: l’anamnesi e l’esame obiettivo e, qualora non fosse sufficiente, si ricorre a indagini strumentali di secondo e terzo livello, utili anche nella medicina estetica.

Se è vero che la scienza e la tecnica avanzano a gran velocità, ciò non significa che bisogna perdere il senso della missione e della professione medica. Ed è proprio attraverso un percorso dedicato alla donna che si persegue un approccio olistico, integrale, che sia rispettoso della paziente, di ogni età, ma più umano e personale. A Palazzo Baleani si ricreano tutte le condizioni per una situazione sociale favorevole, accogliente, confortevole. La donna con patologie cutanee viene seguita dal medico Specialista in dermatologia che, oltre a saper diagnosticare, trattare e monitorare la malattia nel modo migliore possibile, riconosce la necessità di ricorrere all’aiuto di altri specialisti quali internisti, gastroenterologi, reumatologi, ginecologi, nutrizionisti e cardiologi.

Si è parlato, quindi, delle patologie dermatologiche più frequenti, quali cheratosi attiniche ed epiteliomi, melanomi, acne, lichen planus, patologie infiammatorie e autoimmuni e tutte le altre patologie associate al sesso femminile di ogni età, ma anche di diagnostica non invasiva e principi terapeutici.

Focus malattie reumatologiche

Le malattie reumatiche sono frequentemente associate a coinvolgimento
cardiaco e gli eventi cardiovascolari  maggiori rappresentano la principale causa di
morbidità e mortalità. Il tasso di incidenza delle malattie cardiovascolari risulta circa doppio rispetto alla popolazione generale, con un picco di oltre 6 volte maggiore nelle fasce d’età più giovani. I pazienti affetti da arteriopatie infiammatorie e connettiviti, quali l’artrite reumatoide  e il lupus eritematoso sistemico, in particolare presentano una condizione di aterosclerosi precoce e accelerata, dovuta al processo infiammatorio cronico di basso grado, che incide sui fattori di rischio “tradizionali” per malattie Cardiovascolari.

Professoressa Valeria Riccieri

esperta reumatologa, responsabile della “Scleroderma Clinic” presso la UOC di Reumatologia diretta dal Professor Fabrizio Conti ha apportato il suo contributo sulle malatie autoimmuni al femminile, visto che le malattie autoimmuni sembrano essere di gran lunga una caratteristica femminile, visto che il 75% delle persone colpite sono donne, contro un 25% di uomini.

Le patologie autoimmuni sono un gruppo eterogeneo di malattie caratterizzate dal fatto che il sistema immunitario, cioè quello che dovrebbe difenderci da batteri, virus e aggredisce per errore parti sane dell’organismo. A seconda di quale sia l’organo o il sistema colpito, prendono il via diverse malattie autoimmuni.

Gli uomini e le donne si difendono in modo diverso dalle malattie. Il sistema immunitario agisce seguendo strategie differenti nei due sessi, e anche i farmaci hanno effetti diversi.

Approfondire le conoscenze sulla differenza tra i due sessi per quanto riguarda lo sviluppo e l’evoluzione delle malattie, in particolare di quelle autoimmuni, è di fondamentale importanza per conoscere meglio queste patologie, spesso invalidanti, di cui si sa ancora così poco, e per sviluppare nuovi approcci terapeutici differenziati per le donne.

“…la sclerosi sistemica, nota anche come sclerodermia, è una malattia rara caratterizzata da alterazioni immunologiche, vascolari e fibrotiche”, ha spiegato Valeria Riccieri.

Professoressa Francesca Romana Spinelli,

esperta  nel Lupus Eritematoso Sistemico ha messo in evidenza lo scenario nel quale ci sono circa 5 milioni di pazienti affetti di malattie reumatiche in Italia e purtroppo queste malattie colpiscono frequentemente persone giovani, molto spesso giovani donne, compromettendo in maniera importante la loro vita familiare, professionale e affettiva.

I dati  mostrati dai nostri esperti dimostrano come il sostegno emotivo ed emozionale ai pazienti, la mutua condivisioni delle proprie esperienze e la facilitazione a far emergere alle pazienti i propri dubbi ed ansie, ovviamente affiancato alle terapie mediche indicate dai propri medici, si traduce in un netto miglioramento della qualità della vita e dell’aderenza terapeutica.

Video intervista

Professoressa Manuela Di Franco

Video - contributi delle Associazioni

LE ASSOCIAZIONI

Un sentito ringraziamento agli organizzatori ed ai partecipanti che hanno permesso di dare voce alle persone che convivono con queste malattie, per far sì che questi vissuti, fisici ed emotivi, non restino invisibili e diano la possibilità di aiutare anche altre persone che si trovano nella stessa condizione.

Un grazie particolare alle associazioni dei pazienti intervenute: AILS, ALMAR, APIAFCO, APMARR, APNM, ASMARA, GILS, Gruppo LES Italiano.

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