Congresso sulla Placenta: dalla diagnosi ecografica alla clinica

Il 7 dicembre si è svolto presso il Policlinico Umberto I il Congresso alla presenza di relatori di fama internazionale

Il Congresso sulla placenta che si è svolto il 7 dicembre, si è rivolto a tutti gli esperti che lavorano nell’ambito della medicina materno-fetale e della diagnosi prenatale e ha visto la presenza di relatori di fama internazionale, che hanno avviato sessioni di confronto e interazione con medici e personale specialistico.

Oggetto del congresso è stato focalizzarsi sul ruolo della placenta nell’eziopatogenesi delle più comuni sindromi ostetriche dal primo trimestre fino al termine di gravidanza.

“Volevamo sottolineare in questa giornata l’attenzione particolare che dedichiamo alla placenta. Si parla sempre solo di feto, ma studiare la placenta in termini ecografici è importante”, sottolinea la professoressa Antonella Giancotti, dirigente medico del DAI materno infantile e scienze UroGinecologiche, organizzatrice dell’incontro insieme al Professor Roberto Brunelli, responsabile UOC Ostetricia, al Professor Ludovico Muzii, responsabile UOC Ginecologia Oncologica e Medicina della riproduzione e al Professor Francesco Pecorini, responsabile UOS Sala Parto.

“Il convegno ha avuto un ottimo successo in termini di audience anche grazie alla qualità dei Relatori intervenuti, provenienti da altre realtà accademiche romane e nazionali. Date le restrizioni COVID, gli specializzandi di Ginecologia e Ostetricia hanno potuto seguire il convegno in remoto. Il tema della giornata, la placenta, si conferma argomento di grande interesse clinico e scientifico e ha consentito ai partecipanti un interessante discussione sia sulla diagnostica che sul management delle gravidanze con problemi correlati a disturbi placentari”.

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