Salute cerebrale in età avanzata: come mantenere in forma il cervello

L’importanza della stimolazione mentale, della socialità e dello stile di vita nella prevenzione dell’invecchiamento cognitivo

Salute del cervello: i consigli del Prof. Fabbrini per invecchiare bene

Il Professore Giovanni Fabbrini, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Neurologia del Policlinico Umberto I, ha condiviso una serie di consigli pratici per mantenere il cervello attivo e rallentare il declino cognitivo.

Intervistato da TG1 Mattina Estate, il Prof. Fabbrini ha sottolineato l’importanza di uno stile di vita dinamico e stimolante per tutelare le funzioni mentali, soprattutto in età avanzata.

Ha spiegato che, sebbene l’età e il patrimonio genetico siano fattori di rischio non modificabili, è possibile agire su diversi fronti per preservare il benessere cerebrale:

  • svolgere attività fisica regolare
  • seguire un’alimentazione equilibrata
  • correggere i disturbi sensoriali, come la ridotta capacità uditiva o visiva

Questi ultimi, ha precisato il Prof. Fabbrini, possono contribuire all’isolamento sociale, fenomeno che incide negativamente sulla salute mentale. Non percepire chiaramente ciò che accade intorno a sé può spingere la persona anziana a ritirarsi dal dialogo e dalla relazione.

E’ importante stimolare il cervello come fosse un muscolo. La chiave è uscire dalla routine. Il cervello va allenato attraverso attività nuove e stimolanti. Tra i suggerimenti pratici:

  • risolvere cruciverba e giochi della Settimana Enigmistica
  • imparare poesie a memoria
  • visitare luoghi mai esplorati, come chiese o musei
  • ascoltare musica, leggere a voce alta, parlare con altre persone
  • giocare con i nipoti, inventando nuove attività

Il Professor Fabbrini ha messo in guardia anche contro uno stile di vita troppo sedentario e passivo, come quello scandito esclusivamente dalla televisione. Sebbene informativo, questo tipo di stimolo non attiva tutte le aree cerebrali, risultando meno efficace per il mantenimento della plasticità neuronale.

Ha evidenziato anche il ruolo della famiglia intesa come ascolto, stimolo e condivisione per questo lancia un appello ai familiari: dedicare tempo, ascoltare e stimolare gli anziani è fondamentale.

Anche lasciarli raccontare più volte gli stessi ricordi, senza fretta o fastidio, ha un valore emotivo profondo. Per chi ha vissuto a lungo, anche una breve narrazione può rappresentare un grande evento.

Una lezione preziosa: per mantenere giovane il cervello, serve una vita piena di relazioni, curiosità e varietà. E spesso, tutto inizia con una semplice conversazione.

In conclusione, mantenere in forma il cervello è possibile e passa attraverso piccoli gesti quotidiani, varietà, stimoli e soprattutto, relazioni autentiche. Un messaggio da tenere presente in ogni giorno dell’anno.

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