Abbiamo intervistato, giovedì 7 luglio, il Direttore Sanitario del Policlinico Umberto I Alberto Deales che si è espresso sull’importanza del nuovo ciclo vaccinale anti Covid-19, facendo anche il punto sul livello di contagiosità attuale e sui comportamenti prudenziali da osservare.

“I contagi sono in aumento, è tuttora importante quindi vaccinarsi?”

“La vaccinazione rimane ancora il presidio fondamentale sia per ridurre le infezioni, sia in misura ancora maggiore per evitare che la malattia si presenti in forma grave. Ovviamente, questo vale tanto più per i soggetti che hanno un’età superiore agli 80 anni, quanto per coloro che presentano condizioni che li mettono a rischio, ovvero quelle che noi definiamo fragilità cliniche (over 60 e fragili over 18 a partire da 120 giorni dopo la terza dose secondo nuova disposizione [n.d.r.]). In questo momento in cui i contagi stanno viaggiando in misura esponenziale, è fondamentale continuare a vaccinarsi.”

“L’allarme dei medici è che tante persone in questo periodo, pur essendo positive, non fanno i tamponi. Insomma, quali sono attualmente i rischi?”

“Quest’ultima variante, l’Omicron 5, prevalente in questo momento a Roma e nella Regione Lazio ma anche in tutto il resto d’Italia, ha una contagiosità enorme, elevatissima, è la più contagiosa che abbiamo visto. È ormai chiaro che, dinanzi a una persona infetta che non adotta mascherine e ha contatti stretti con altri pazienti, insiste di un rapporto di 1/15, vale a dire cioè che uno ne contagia quindici.”

“Dunque, cosa bisogna fare?”

“È opportuno continuare a usare con ragionevolezza, al di là delle norme, i dispositivi come le mascherine soprattutto laddove si verificano affollamenti o in ambienti chiusi, accompagnato al tema della vaccinazione per i soggetti fragili o addirittura per chi non si fosse ancora vaccinato.”

Il presente articolo è aggiornato a lunedì 11 luglio. Sempre valide le considerazioni in merito alla diffusione dei contagi e ai dispositivi di protezione personale [n.d.r.].