Il monitoraggio dell'evoluzione della didattica durante la Pandemia
“La programmazione accademica, la qualificazione della docenza, nonché i percorsi scientifici e la didattica formativa professionalizzante, sono fondamentali nella formazione d i tutti gli studenti, in questo caso quelli delle Professioni Sanitarie” così ad aprire i lavori della Conferenza Permanente delle Classi di Laurea delle Professioni Sanitarie nel meeting di autunno, lo scorso 24 settembre, la Rettrice dell’Università La Sapienza, Antonella Polimeni.
La Presidente della Commissione Nazionale CdS Terapia della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva, Donatella Valente, ha ribadito l’importanza della didattica in presenza, ma anche del metodo a distanza senza il quale non sarebbe stato possibile garantire il diritto allo studio….”si tornerà alla normalità ed in parte è auspicabile, ma dall’altra invece, abbiamo percepito come la modalità a distanza sia un valido e alternativo metodo di insegnamento, che non dobbiamo assolutamente perdere o sottovalutare”.
A tal proposito, si è espresso anche il Presidente del Consiglio dell’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca), Antonio Felice Uricchio, il quale ha sottolineato l’importanza della promozione della qualità della formazione, quale leva strategica per il miglioramento continuo nei vari percorsi universitari, come ad esempio “…rafforzare l’importanza dei laboratori virtuali nei Corsi di Laurea ad indirizzo scientifico”.
Il Convegno ha rappresentato una opportunità ma anche un osservatorio privilegiato, dove 54 agenzie in tutta Europa, si stanno confrontando sulle varie modalità di svolgimento della didattica. L’emergenza pandemica, inoltre, ha posto l’attenzione sia sui fabbisogni emergenti dei professionisti, sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo, sia quanto sia necessario essere dinamici, stare al passo e reinventarsi, per creare nuove opportunità e guardare dritti al futuro elevandosi professionalmente.