“Low-Back Pain – Luoghi comuni e controversie nel mal di schiena”: gli esperti a confronto

Il corso ha affrontato i criteri di multidisciplinarità necessari a far fronte alle esigenze del paziente, coinvolgendo gli specialisti delle differenti discipline ad un confronto finalizzato alla identificazione di percorsi condivisi.

Il 19 febbraio 2025 si è tenuto presso l’Aula ex Biblioteca del Policlinico Umberto I un importante incontro multidisciplinare, con valenza di corso di formazione, su: “Low-Back Pain – Luoghi comuni e controversie nel mal di schiena“, responsabile scientifico il dott. Fabio Araimo.

Detto anche epidemia silenziosa, il mal di schiena colpisce circa 15 milioni di Italiani; provocando, oltre al dolore, limitazioni funzionali e scadimento della qualità di vita. Va detto che le forme più frequenti di lombalgia sono rappresentate da: discopatia, stenosi ed ernia del disco; sebbene molteplici possano essere le condizioni in grado di determinare il medesimo quadro sintomatologico. La sindrome colpisce circa 6 Italiani su 10, e rappresenta un impegno economico di circa 7,9 miliardi di Euro. Per tali motivi, oltre ad una corretta diagnosi (non sempre facile) e ad una corretta impostazione terapeutica (farmacologica e non), particolare attenzione va dedicata ai cosiddetti fattori di rischio, quali posture scorrette, sovrappeso, stress e stili di vita. La sedentarietà, ad esempio, sembra essere la prima causa del mal di schiena. Studi di prevalenza hanno evidenziato che fino all’80% della popolazione adulta ne ha sofferto almeno una volta nella vita e che il mal di schiena rappresenta il 1° motivo che conduce il paziente al Pronto Soccorso. Il Corso affronterà le differenti aree di criticità con cui deve confrontarsi lo specialista. Valutare l’intensità del dolore; distinguere i tipi di dolore (Dolore Nocicettivo dolore neuropatico); valutare i criteri di scelta tra le classi di farmaci, gestire gli effetti collaterali, garantire l’aderenza alle terapie, valutare il ruolo della riabilitazione e del supporto psicoterapeutico, come decidere l’opportunità dell’intervento, come decidere la tipologia di intervento. A tale scopo nel Corso saranno stressati i criteri di multidisciplinarità necessari a far fronte alle esigenze del paziente, coinvolgendo gli specialisti delle differenti discipline ad un confronto finalizzato alla identificazione di percorsi condivisi. Una malattia, già di per se invalidante, subisce purtroppo le conseguenze di luoghi comuni da sfatare e controversie da risolvere, al fine di gestire correttamente le esigenze di salute del paziente.

 

 

Video contributo del Dott. Fabio Araimo

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