“Fai la cosa giusta e rendila sicura…get it right, make it safe”, questo lo slogan della “Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita”, che si terrà martedì 17 settembre 2024 in occasione del World Patient Safety Day istituito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2019 per esortare tutti i Paesi a sostenere l’attenzione e l’informazione sul tema della sicurezza delle cure e della persona, oggi peraltro sempre più legata all’intelligenza artificiale, già nota da una decina di anni nei centri di ricerca, ed ora entrata prepotentemente nella quotidianità di ognuno di noi. Ma che cos’è l’intelligenza artificiale? E’ un insieme di algoritmi, un insieme di regole con il quale il computer impara e viene addestrato ad elaborare dati che gli vengono messi a disposizione. Più questi dati risultano curati, specifici, diversi e ricchi di contesto, immagini e quant’altro, tanto più il modello generato sarà capace. Basti pensare a “ChatGPT” per la creazione di testi, “Dall-E” o “Midjourney” per la creazione di immagini, ma gli strumenti a disposizione si moltiplicano di giorno in giorno per gli usi più svariati. Ma ci possiamo fidare? L’Intelligenza Artificiale è uno strumento affascinante e a disposizione dell’uomo quale decisore ultimo rispetto alla macchina. Il Papa, intervenuto al G7, ha ribadito che l’intelligenza artificiale deve essere coniugata con l’etica perché l’uomo non deve perdere la sua capacità decisionale, il libero arbitrio, la scelta e la possibilità di commettere l’errore con la conseguente capacità di porvi rimedio. Nel caso in cui una macchina agisca in modo sbagliato, di chi sarebbe la responsabilità? E come difendersi dalle fake news di AI? Le macchine fanno delle azioni che sono il risultato di tantissime azioni compiute da tantissimi esseri umani che le hanno programmate. Sarà difficile, allora, risalire all’azione originaria che ha determinato un certo comportamento della macchina e visto che si è responsabili moralmente solo se si ha l’intenzione di fare qualcosa, in un mondo dove sempre più azioni sono svolte da macchine, ci sarà un problema di comprensione della responsabilità morale. Allora che fare?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità da una parte ci ha sollecitato invitandoci sempre più a uno sforzo congiunto per ridurre in modo significativo gli errori diagnostici attraverso interventi radicati nei processi, nei fattori umani e nel coinvolgimento attivo dei pazienti, delle loro famiglie, degli operatori sanitari e dei leader sanitari, dall’altra, i professionisti dell’informazione grazie a strumenti, hanno a disposizioni molti strumenti: il prebunking (tecnica utilizzata per prevenire la manipolazione, funzionalità introdotte da Google per la ricerca utili a valutare l’affidabilità della notizia, In VID per capire se una immagine è falsa e tanti altri ancora. Durante la giornata i professionisti dell’informazione e quelli del mondo medico-scientifico avranno la possibilità di confrontarsi sulle luci ed ombre di AI
Obiettivi della Giornata mondiale della sicurezza dei pazienti 2024
1. Improving diagnosis for patient safety: migliorare la diagnosi per la sicurezza del paziente.
2. Far diventare la diagnosi un gioco di squadra: la consapevolezza globale della necessità di un coinvolgimento attivo dei pazienti, delle loro famiglie e degli operatori sanitari in tutti i contesti e a tutti i livelli di assistenza sanitaria per migliorare la sicurezza dei pazienti.Una diagnosi accurata non richiede una sola persona, ma un lavoro di squadra e un buon dialogo tra tutte le parti coinvolte lungo l’intero processo diagnostico.
3. Coinvolgere i responsabili politici, i leader sanitari, gli operatori sanitari e sanitari, le organizzazioni dei pazienti, la società civile e altre parti interessate negli sforzi per migliorare la diagnosi così da garantire un’assistenza sanitaria sicura.
4. Lavorare insieme per rendere per un’informazione sempre più completa e di qualità.