Allarme virus respiratorio sinciziale nei bambini

Reparti pediatrici sotto pressione a causa dell’aumento di casi da Vrs

Il virus respiratorio sinciziale (Vrs) è il principale responsabile della bronchiolite nei lattanti e nei neonati. L’infezione, che nel primo anno di vita può provocare complicazioni importanti, causa la metà degli accessi al pronto soccorso tra i più piccoli.

Generalmente il virus si diffonde tra dicembre e gennaio, ma quest’anno è arrivato con due mesi di anticipo, coincidendo con il picco influenzale stagionale. “Abbiamo un numero di ricoveri cinque volte più alto di quello che avevamo nel 2019, prima del Covid, e al momento non siamo ancora nella fase di plateau dell’epidemia”, dichiara Fabio Midulla, responsabile del Pronto soccorso pediatrico del Policlinico Umberto I di Roma e presidente della Società italiana per le malattie respiratorie infantili (Simri).

Tra le varie ipotesi riguardo la diffusione del Vrs, il dottor Midulla individua quella per cui “le mamme durante la pandemia del Covid si sono ammalate meno del virus e così non hanno trasmesso gli anticorpi ai neonati per proteggerli dal virus sinciziale”. Inoltre, aggiunge, “durante la pandemia i bambini si sono ammalati raramente e quindi il loro sistema immunitario è stato ‘meno allenato’ a fronteggiare questi fenomeni”.

 

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