Cresce l'occupazione per i laureati
Tanti gli studenti e i tirocinanti della Sapienza che sono ospiti della struttura ospedaliera, per perfezionare le loro competenze, specializzarsi in ambito medico, formarsi per diventare validi operatori sanitari e aiutare gli altri nel momento del bisogno. Tutti ragazzi che condividono un desiderio, costruirsi un futuro.
E gli ultimi dati forniti da Almalaurea confermano che l’occupazione per i laureati delle Professioni sanitarie è in aumento. L’infermiere in questa classifica si trova al primo posto per percentuale di occupati ad un anno dalla laurea, davanti al Terapista della Neuro e psicomotricità dell’età evolutiva e al Tecnico di Radiologia.
Numeri in miglioramento
Dai dati di Almalaurea, si rileva che per i 164.024 laureati di primo livello dell’anno 2020 per tutte le 15 aree disciplinari si registra un aumento medio della quota di occupati di 2,6 punti percentuali dal 33,1% dei laureati di primo livello del 2019 agli attuali 35,7% del 2020. In particolare per i 16.069 laureati di primo livello delle 22 Professioni Sanitarie dell’anno 2020 si rileva che, rispetto agli 11.444 laureati che hanno risposto all’indagine si registra un aumento della quota di occupati (sono 9.253), pari a +2,6 punti percentuali, essendo salito all’ 80,9% rispetto al 78,3% dello scorso anno quando si era invece registrato un incremento minore, di 2,1 punti percentuali sul 76,2% dell’anno precedente.
Per effetto di questi risultati, si conferma ancora una volta per le Professioni Sanitarie il primo posto assoluto fra i vari gruppi disciplinari. Resta in ogni caso la diminuzione rispetto a 14 anni fa, di -6,1 punti percentuali, dall’ 87,0% del 2007 all’ 80,9% del 2020, mentre era al 78,3% nel 2019 .I valori di aumento occupazionale sono tuttavia diversi fra le quattro aree: +2,6 punti percentuali per l’area Infermieristica che sale dal 81,8% al 84,4%; lieve aumento per le professioni della Riabilitazione, +0,5 punti percentuali, dal 78,4% del 2019 al 78,9% del 2020.
Fonte: Quotidiano Sanità: QS